Cosa significa fare la Velina? Storia, origine, perché si chiamano cosi e veline più famose

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Essere una “velina” in Italia significa essere una delle due giovani donne che, tradizionalmente, accompagnano la conduzione del programma televisivo Striscia la Notizia, un telegiornale satirico molto popolare.

Le veline hanno un ruolo principalmente decorativo e danzante durante le puntate dello show, e sono spesso viste come simboli di bellezza e leggerezza, con una forte presenza visiva ma una funzione marginale in termini di contenuti.

Questo ruolo è diventato un vero e proprio trampolino di lancio per molte giovani donne verso il mondo dello spettacolo e della televisione.

Origine del termine “Velina”

Il termine “velina” ha radici storiche nel giornalismo e nella politica italiana. Durante il periodo fascista, la “velina” era un foglio di carta, spesso rosato, su cui venivano scritti i comunicati stampa del regime che dovevano essere letti dai giornalisti senza modifiche.

Questi fogli venivano distribuiti agli organi di informazione e la loro funzione era quella di guidare la narrativa pubblica e diffondere la propaganda del regime.

Col tempo, il termine ha perso il suo significato originale legato alla censura e al controllo mediatico, ma è stato poi associato alle giovani donne che lavoravano nei programmi televisivi in ruoli apparentemente “decorativi”, come quelli assunti durante le trasmissioni di Striscia la Notizia.

La storia delle Veline a “Striscia la Notizia”

Il concetto moderno di “velina” come figura televisiva è stato lanciato negli anni ’90 con l’arrivo del programma satirico Striscia la Notizia, creato da Antonio Ricci nel 1988. La trasmissione ha introdotto per la prima volta la coppia di veline, una bionda e una mora, che affiancavano i presentatori (conosciuti come “titolari”) in vari sketch e balletti durante lo show. Il loro ruolo era quello di alleggerire i toni satirici e spesso critici della trasmissione, fungendo da icone di bellezza e divertimento.

Questa figura femminile leggera e decorativa, spesso rappresentata da ragazze molto giovani, ha sollevato dibattiti sulla rappresentazione della donna nei media italiani. Alcuni critici vedono il ruolo delle veline come un simbolo di oggettivazione femminile, mentre altri lo considerano una semplice forma di intrattenimento che offre visibilità a ragazze che ambiscono a lavorare nel mondo dello spettacolo.

Perché si chiamano così?

Il termine “velina” in questo contesto nasce proprio dall’idea di leggerezza e “superficialità” del ruolo, simile al foglio di carta che aveva il compito di veicolare informazioni senza peso critico o contenutistico, ma con una forte visibilità. Il nome ha anche un legame simbolico con il concetto di essere al “servizio” della narrazione, proprio come le vecchie veline giornalistiche erano al servizio della propaganda.

Le Veline più famose

Nel corso degli anni, molte veline sono diventate figure di spicco nel panorama televisivo italiano e alcune hanno persino fatto carriera nel mondo del cinema, della moda o della musica. Tra le più celebri:

  • Elisabetta Canalis – Velina dal 1999 al 2002, è diventata un volto noto della televisione italiana e ha anche tentato la carriera internazionale negli Stati Uniti.
  • Maddalena Corvaglia – Ha affiancato Elisabetta Canalis come velina bionda nello stesso periodo, e insieme sono diventate una delle coppie più amate dal pubblico italiano.
  • Melissa Satta – Velina dal 2005 al 2008, è oggi una delle personalità televisive più note in Italia. Ha lavorato come modella, conduttrice e opinionista.
  • Federica Nargi e Costanza Caracciolo – Velina mora e bionda rispettivamente dal 2008 al 2012, sono ancora oggi attive nel mondo dello spettacolo, con Federica che ha fatto carriera nel campo della conduzione e Costanza nel mondo della moda.

L’evoluzione delle Veline

Con il tempo, il ruolo delle veline si è adattato al contesto televisivo e culturale in evoluzione. Anche se il format di Striscia la Notizia non è cambiato radicalmente, la percezione del pubblico e la consapevolezza critica sulla rappresentazione della donna nei media si sono evolute.

Oggi, fare la velina non è solo una questione di bellezza, ma è spesso visto come un’opportunità per entrare nel mondo dello spettacolo e per costruire una carriera a lungo termine.

Le veline, nel bene e nel male, rimangono una figura iconica della televisione italiana e continuano a rappresentare una parte significativa della cultura pop nazionale.

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