“Tanto vale perdersi nel vento” è il nuovo album dei Neim: dove ascoltarlo e tracklist

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Dopo aver stupito e affascinato pubblico e critica con “Parole di Vetro“, brano ispirato a Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde che riflette sull’artificio della società moderna, il duo pisano NEIM inaugura il 2024 con “Tanto vale perdersi nel vento“, l’atteso debut album che promette di rivoluzionare il concetto di dark-elettro-pop all’italiana.

Una fresca ondata di innovazione che, attraverso otto tracce – le 5 già rilasciate e gli inediti “Cadiamo giù“, “Requiem” e “Verde Assenzio” -, dimostra l’incredibile versatilità e profondità artistica del gruppo.

La focus track del disco, “Verde Assenzio“, attualmente in rotazione radiofonica, racconta un loop emozionale causato dall’assunzione dell’omonima bevanda con una narrativa fortemente suggestiva, in perfetto stile NEIM. Poesia, eleganza e ricercatezza si intrecciano per dar vita alla storia di un uomo che, intrappolato in una sorta di autodemolizione emotiva, trova fuga e riparo dal dolore nella visione della “fatina verde” dell’assenzio, una presenza felice e positiva in netto contrasto con il suo stato d’animo. Questa visione, meravigliosamente sospesa tra realtà e fantasia, diventa un’ancora di salvezza in un oceano interiore agitato e turbolento. La figura della fatina, ricca di simbolismo, rende la traccia una giostra di emozioni e illusioni, e l’utilizzo della metafora dell’assenzio come emblema poetico della massima ispirazione, diventa lo sfondo ideale per trattare la tematica della frivolezza, di una vita completamente distaccata da ciò che la circonda. Una critica all’epoca contemporanea in cui molte persone, chi per noia, chi per comodo e chi per il timore di far fronte a se stesso, cercano rifugio in piaceri effimeri. La genesi di questo brano, come spiega il duo, deriva dal beat evocativo del produttore THEGEØMETRA, all’anagrafe Fabrizio Pagni, che ha istantaneamente richiamato alla mente dei NEIM un’atmosfera da circo, traslato della follia umana:

«”Verde Assenzio” è nato da un beat del nostro produttore Fabrizio Pagni, in arte THEGEØMETRA, su cui abbiamo costruito tutto. Ci ha ricordato un ambiente da circo, e da questo è nata l’idea della follia, accompagnata dal simbolo per eccellenza dell’ispirazione massima dei poeti e degli scrittori, l’assenzio. Questo pezzo fa sicuramente riflettere sul vivere la vita in modo frivolo e totalmente distaccato da tutto ciò che ci circonda, cosa che oggi è sempre più frequente. Trovare rifugio in quel “Verde Assenzio” e in quel circo di cui ormai tutti facciamo parte, è un vero e proprio loop emozionale da cui è difficile uscire».

Dal punto di vista musicale, il brano si sviluppa partendo con toni minimali per arrivare ad un climax di suoni elettro-pop, un’esplosione ritmica che sottolinea il dualismo tra il desiderio di evasione e la complessità della realtà circostante.

Il secondo nuovo singolo racchiuso nell’album, “Requiem”, è invece un inno struggente su una storia d’amore conclusa, una preghiera intima e potente per una relazione giunta al capolinea. Le liriche intensissime «guardami negli occhi come fai da sempre, son gli stessi occhi, sai, non cambia niente» e «il tempo che passa consuma la pelle» evocano un senso di perdita e di memoria, riflettendo sulla natura impermanente dell’amore e sulla sua persistente presenza nell’animo umano. Un requiem di nome e di fatto per un amore perduto che colpisce l’anima fin dal primo ascolto, rivelando l’eccezionale abilità dei NEIM nel trasmettere tutte le sfumature delle emozioni attraverso la musica.

La terza ed ultima traccia inedita del disco, “Cadiamo giù”, si distingue per la sua audace sperimentazione sonora, che intreccia sfumature hyperpop dal sapore internazionale, ad influenze di matrice elettronica. Questo brano rappresenta un grido di libertà, una celebrazione dell’essenza dell’esistenza e della gioia di vivere la vita nella sua pienezza. Nel passaggio chiave «Siamo polvere nell’universo, senza forza e gravità», i NEIM catturano il senso di liberazione e infinite possibilità, richiamando l’immagine di essere immersi nella vastità dell’universo, ma non vincolati dalle leggi della fisica; padroni di se stessi e di esplorare il proprio destino senza limiti. E nel verso riflessivo «Siamo come foto senza messa a fuoco, siamo come attori al circo, poi togliamo il trucco», il duo toscano descrive metaforicamente la vita come un teatro, dove tutti recitano la propria parte prima di rivelare la loro vera natura.

L’intero album “Tanto vale perdersi nel vento”, è un esempio brillante della capacità dei NEIM di navigare abilmente tra diversi generi musicali, mantenendo sempre una forte identità e coerenza artistica. Con questo progetto, il duo si conferma come una delle voci più innovative e avvincenti del panorama musicale attuale, offrendo un’esperienza di ascolto che è al contempo intima e universale.

Il loro approccio riflessivo alla composizione e la loro capacità di coniugare innovazione e introspezione, rendono questo album un must per gli amanti della musica alla ricerca di qualcosa che sia veramente significativo e stimolante.

“Tanto vale perdersi nel vento” non è solo un aggregato di canzoni, ma un viaggio di ritmo e poesia che ridefinisce il dark-elettro-pop italiano, un manifesto di ciò che la musica può e deve essere. Un cammino attraverso le complessità dell’animo umano, dove ogni verso e ogni variazione sonora rappresentano un tassello di un mosaico emotivo e sensoriale che rimarrà impresso nella memoria di chi ascolta.

Questo album rappresenta l’inizio di un viaggio emozionante per i NEIM, un viaggio che promette di portare nuove prospettive ed esperienze nel mondo della discografia italiana. Una vera e propria opera prima di un percorso esplorativo in cui ogni brano diventa un capitolo di una storia più ampia, un racconto di vita, amore, dolore e rinascita.

“Tanto vale perdersi nel vento” – Tracklist:

1. Resta tutto uguale
2. Una canzone per odiarci ancora
3. Parole di vetro
4. Verde Assenzio
5. Solo un secondo (Rossofuoco)
6. Il mondo in una bolla
7. Cadiamo giù
8. Requiem

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