Massimiliano Alajmo, nato a Padova il 6 maggio 1974, proviene da una famiglia di ristoratori veneti.
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- Nella vita privata è impegnato
- Fratelli: Raffaele Alajmo
Dopo aver conseguito il diploma all’istituto tecnico alberghiero di Abano Terme, Alajmo amplia la sua formazione lavorando in alcuni dei più prestigiosi ristoranti internazionali: nel 1990 presso Ja Navalge di Alfredo Chiocchetti a Moena, nel 1992 all’Auberge de l’Eridan di Marc Veyrat a Veyrier du Lac, e nel 1993 a Les Prés d’Eugénie di Michel Guérard a Eugénie les Bains.
Carriera
Nel 1993, rientra in Italia e si dedica al ristorante di famiglia, Le Calandre a Sarmeola di Rubano, gestito insieme al fratello Raffaele Alajmo (responsabile della sala). Nel 1996, il ristorante ottiene la seconda stella Michelin e nel 2002, Massimiliano conquista la terza stella Michelin, diventando il più giovane cuoco della storia a ricevere tale riconoscimento.
Oltre alla gestione di Le Calandre, Alajmo è anche il capo chef di Il Calandrino e Gran Caffè Quadri. È impegnato nel gruppo dei “cavalieri della cucina italiana”, un’iniziativa che promuove la cucina italiana e il mestiere del cuoco.
Impegno Culturale
Nel giugno 2020, Massimiliano Alajmo ha firmato un appello per un “economia viola”, un’iniziativa culturale che ha visto la partecipazione di chef, architetti, premi Nobel per l’economia e leader di organizzazioni internazionali. Il manifesto è stato pubblicato su importanti testate come Corriere della Sera, El País e Le Monde.
