Nato a Manila il 21 giugno 1957, Luis Antonio Gokim Tagle è un cardinale filippino, noto per il suo orientamento progressista e per i suoi ruoli chiave nella Chiesa cattolica contemporanea.
- Arcivescovo di Manila dal 2011 al 2019, è stato creato cardinale da papa Benedetto XVI nel 2012.
- Dal 2019 ha assunto importanti incarichi in Vaticano sotto papa Francesco, tra cui prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e poi pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione.
Formazione e carriera ecclesiastica
- Di origine mista (tagalog e sino-filippina), Tagle è cresciuto in una famiglia con radici aristocratiche locali.
- Ordinato sacerdote nel 1982, ha studiato teologia presso l’Università Cattolica d’America a Washington.
- Vescovo di Imus dal 2001, si è distinto per l’uso dei media digitali e per l’attenzione ai giovani e alla catechesi.
Arcivescovo e Cardinale
- Nominato arcivescovo di Manila nel 2011, ha ricevuto la porpora cardinalizia nel 2012.
- Considerato da molti un “papabile” durante il conclave del 2013.
- Come cardinale, ha affrontato pubblicamente il tema degli abusi nella Chiesa e la necessità di trasparenza e dialogo con i media.
Ruoli nella Curia Romana
- Dal 2019 ha guidato la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
- Con la riforma della Curia del 2022, è diventato pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, dedicandosi alle missioni e alle nuove Chiese particolari.
- Ha ricoperto numerosi incarichi in commissioni vaticane, tra cui quelle per l’educazione cattolica, il dialogo interreligioso e i testi legislativi.
Presidenza Caritas e posizioni sociali
- È stato presidente di Caritas Internationalis dal 2015 al 2022.
- Noto per un approccio pastorale inclusivo: pur opponendosi ad aborto e contraccezione, ha criticato l’uso di “linguaggi duri” verso LGBT e divorziati, mostrando apertura alla comunione per i risposati.
Pensiero teologico
- Figura centrale del pensiero teologico asiatico, ha partecipato alla redazione della Storia del Vaticano II secondo un’ermeneutica di discontinuità con la tradizione, posizione criticata da alcuni teologi conservatori.
- Parla fluentemente inglese, filippino, italiano, spagnolo e francese.