EleJola pubblica il singolo “Volevi solo una Barbie”: significato, dove ascoltarlo e video

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Reduce dal successo dell’esordio solista avvenuto lo scorso anno con “Hemingway”, la cantautrice veneta EleJola – al secolo Elena Parpajola – torna nei digital store con “Volevi Solo Una Barbie” (Cosmophonix Artist Development/Altafonte italia), il suo nuovo singolo scritto a quattro mani con la queen dell’urban Miriam Ayaba.

Articolato su arcaici ma fin troppo attuali stereotipi che ruotano attorno all’immagine delle blond girls, il brano, che vanta la produzione del Latin Grammy brasiliano Renato Patriarca, è un tuffo a capofitto nell’universo emozionale di una giovane determinata a smantellare e sovvertire tutti i preconcetti che continuano ad avvolgere le ragazze bionde, una full immersion emotivo-sensoriale che attraverso la leggerezza di un testo volutamente ironico ma mai banale, conduce l’ascoltatore ad un faccia a faccia con la realtà, un crash test contro le invisibili ma ancora oggi salde e complesse da superare barriere che scindono e pongono in antitesi concetti come “bionda-intelligente” e “bella-competente”.

Come se la professionalità nel lavoro, la bontà d’animo, o l’attitudine ad essere precisi e responsabili, dipendessero dal colore dei capelli, degli occhi o della pelle, dall’altezza o dalla costituzione fisica.

Su un sound energico e dinamico, capace di rimandare istantaneamente ad una dimensione sospesa tra richiami da dancefloor anni ’80 e tinte fortemente hyperpop, si posa il bianco e nero di chi è stanco di nascondere le proprie cromie per il timore di essere giudicato, escluso, etichettato come “diverso” in una società in cui spendiamo encomiabili parole su questo tema, quando, probabilmente, dovremmo solo imparare a parlare un po’ meno e agire di più, o, per meglio dire, a parlare con maggior cognizione di causa per poi agire di conseguenza.

«Il tempo passa e so che non sai ancora niente di me, che non sono bella e tonta, ma una che lascia l’impronta. Ma tu non lo saprai mai, che non sai niente di me»: nel ritornello, EleJola esprime perfettamente il concetto di tutto l’intero brano, sfogando, con l’eleganza e la grazia che la contraddistinguono, il suo desiderio di ribellione composto, l’unico che ha senso di esistere ed essere manifestato per riuscire ad estirpare alla radice cliché senza fondamento, ma che traggono le loro basi su leggende scritte e tramandate da chi, semplicemente, non riesce ad accettare che siamo tutti uguali nelle nostre meravigliose peculiarità e differenze.

«Questo pezzo parla di una donna che ha finalmente scelto di essere libera, di non farsi più abbindolare da complimenti volti ad esaltarne solo l’aspetto fisico a discapito di competenze e intelletto, una donna che rispetta e pretende altrettanto in cambio, una donna che reclama di essere capita in maniera più profonda e sincera»,

dichiara l’artista.

Uno sguardo capace di andare oltre a ciò che l’occhio vede e la mente giudicain un’ottica di accettazione dell’altro che non va né idolatrato né disprezzato per caratteristiche fisiche che continuano a predominare su impegno, sacrificio, dedizione e attitudini personali.

«Dopo “Hemingway” ho sentito l’esigenza di realizzare un brano che raccontasse più profondamente chi sono. Ho lavorato molto su me stessa, mettendo a tacere le chiacchiere futili, negative. “Volevi Solo Una Barbie”, mediante una relazione vissuta nella mia adolescenza, racconta proprio questo: una ragazza che diventa Donna, con la D maiuscola, e non si fa più mettere i piedi in testa da nessuno. Dedico questo brano a me stessa e a tutte le donne del mondo: non silenziate mai le vostre idee e lasciate l’impronta!»,

conclude EleJola.

Il brano, supportato dal videoclip ufficiale nato da un’idea della stessa cantautrice padovana – che si mette alla prova anche in veste di ballerina, accompagnata da due giovani e promettenti talenti dell’Accademia di Danza Flash Dance Academy di Montegrotto Terme (PD), Sofia Compagnone e Joseph Scarabello, sotto la direzione della coreografa Giorgia Chiurato – e realizzato dall’abilità creativa del regista Giorgio Piva, mostra una protagonista tenace e forte nella sua routine, in tutti gli aspetti della sua quotidianità, dal lavoro al work out; una donna che conosce l’importanza di prendersi cura di se stessa e si occupa a tuttotondo della propria stabilità, indipendentemente dalle sue relazioni.

La realizzazione della clip è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di Gruppo Mazzini Legal Planner, società padovana che provvede a pianificare e coordinare questioni legali per e con il cliente e da sempre molto attiva nel sostegno di attività musicali e culturali, che l’artista ha scelto di omaggiare proprio nel corto, immedesimandosi in una risoluta “lady boss” della compagnia che ben simboleggia il concept di tutto il progetto. Outfit e make-up sono stati minuziosamente curati da Carlotta Barolo e Nicole Sorti.

Comunicato Stampa Music & Media Press

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