Clio Zammatteo in arte Clio MakeUp, racconta la sua difficile situazione di donna incinta ai tempi del coronavirus. Trasferitasi insieme alla sua famiglia a casa di un’amica, lasciando la sua abitazione di NewYork, Clio nelle prossime settimane dovrebbe dare alla luce il suo secondo figlio, senza nascondere di essere molto preoccupata.
Clio non nasconde di star pensando di rientrare nella metropoli insieme al marito, dal momento che non sa dove mettere alla luce la sua bambina e che non ha un’assicurazione sanitaria nel luogo dove si sono rifugiati.
“Mancano tre settimane al parto. Va tutto bene, per quanto bene possa andare in questo periodo di panico. Me l’ero immaginato diverso questo parto! Siamo in Virginia, a 4 ore da New York e non so ancora se torneremo o no. Stiamo decidendo, perché qui c’è il problema della sanità. Non sappiamo ancora cosa faremo, ci informiamo tutti i giorni tramite gli amici che sono a New York. La situazione è simile a quella italiana: l’avevano presa sotto gamba e alla fine si sono trovati gli ospedali pieni. Siamo scappati in Virginia con una macchina noleggiata, ma abbiamo dovuto prenderne una piccola perché non c’erano più macchine, tutti quelli che le avevano noleggiate non le avevano riportate. Ancora non so come partorirò. Non abbiamo neanche l’assicurazione in Virginia ed è un casino con la sanità. Abbiamo diversi piani, viviamo alla giornata cercando di capire. Ho già contattato un’ostetrica a domicilio però se partorisci in casa qualcosa può andare sorto e nel caso bisogna andare in ospedale attraverso il pronto soccorso, che è proprio dove ci sono tutti i pazienti Covid: quindi, questa è l’ultima delle opzioni. Ho chiesto anche un cesareo, ma tutti mi consigliano un parto naturale. Inoltre qui non fanno operazioni non necessarie, quindi un cesareo non te lo fanno, a meno che non sia necessario”,
fa sapere Clio in una diretta Facebook con Marco “Monty” Montemagno.