“ASGARD” è l’Ep di Aska: tracce, significato e dove ascoltarlo

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  • Realizzato dal collettivo “Juicy Music Group”
  • Produttore/Audio Engineer: Kozak
  • Distributore: Artist First
  • Link dove ascoltare Ep 

Descrizione Ep:

Siete pronti? Valigie fatte? Attraverso “AsgardAska vuole far fare all’ascoltatore un viaggio, toccando diverse tappe della sua esistenza, che vanno dai suoi quindici/sedici anni sino ad oggi, raccontando tante storie, una diversa dall’altra che però sono collegate tra loro da un filo sottile che ripercorre le sue esperienze e le sue emozioni. Possiamo attraverso il viaggio scoprire l’evoluzione emotiva ed artistica che ha portato Aska ad essere quello che è oggi, un viaggio verso la consapevolezza di se stessi.

ASGARD: E’ qui che inizia il viaggio, questa è la canzone più carica, autocelebrativa, piena di emozioni positive in cui possiamo notare un Aska pronto ad affrontare il tutto con grande entusiasmo, molto carico e pieno di energie, un pezzo molto euforico ed esuberante dalle sonorità vicine allo street.

IL MIO NOME: è una delle due canzoni più introspettive dell’ep, è molto riflessiva e parla di un Aska più giovane, che ancora non capisce, vive le cose molto di pancia, che si fa tante domande e si ribella nei confronti di tutto ciò che non reputa giusto, non pensandoci più di tanto. Un momento difficile della vita, ma che vive con la consapevolezza che alla fine, in futuro, tutto andrà meglio.

3.00 AM: è la prima canzone d’amore, che può essere per una ragazza, ma anche per la musica o nei confronti di qualcosa che si ama. Racconta quell’amore che ci tiene svegli tutta la notte, a cui si pensa tutti i giorni. La cosa bella è poter esprime quello che in quel momento si prova dentro.

DIMMI IL PERCHE’: anche questa canzone parla d’amore, un’amore che non è stato contraccambiato o che noi abbiamo messo al centro della nostra vita e poi ci siamo resi conto che non ne valeva la pena. Questo è il problema di tutte quelle persone che come Aska sono passionali e mettono loro stessi in tutto ciò che fanno.

CAMMINO SOLO: il racconto di un amore infelice, uno di quegli amori che ci piacciono tanto, ma in realtà ci fanno tanto male, quegli amori che finiscono, ma non abbiamo il coraggio di chiudere definitivamente. Questa chiude il trio delle prime tre canzoni d’amore. Nella prima abbiamo l’innamoramento, nella seconda la delusione e in questa sempre la delusione, ma con una speranza attraverso la quale si lascia una finestrella aperta, ed è proprio per questo motivo che viene messa a metà dell’ep.

MILANO GOODBYE scrive “Milano Goodbye” in un periodo difficile della sua vita, nel quale si sentiva solo, vuoto, dove cercava, grazie al raggiungimento di obiettivi, l’appagamento emotivo che poi non arrivava, un periodo in cui pensava che le cose materiali potessero dargli sollievo e riempire quei vuoti. Ma è veramente così? Possiamo stare meglio cercando la soluzione nelle cose e negli altri?

La canzone prende spunto da un avvenimento accaduto veramente, in cui Aska, a causa di alcuni disguidi, si è trovato a dover percorrere a piedi con la nebbia una tangenziale per diversi chilometri.

Questo il momento in cui, essendo solo e nel totale isolamento, ha potuto riflettere. Come dice in “Milano Goodbye”, quando hai un problema nessuno risponde alla tua richiesta e ti aiuta a risolverlo.

VICINO: torna come tema l’amore e dopo tutte le delusioni delle precedenti relazioni, finalmente un nuovo amore più consapevole e più maturo, ottenuto grazie alle esperienze passate. Come si dice: “ Dopo il temporale torna sempre il sereno”.

SIGARETTE: questa è un po’ la gemella de Il mio nome, è sempre una canzone introspettiva e ci racconta come è messo Aska a questo punto del viaggio, in base alle esperienze che ha avuto precedentemente. Racconta cosa Aska pensa in quel momento di se stesso, una chiave di lettura di lui come artista.

POSTO NEL MONDO: Quante volte ci siamo sentiti persi? Quante volte ci siamo resi conto che la vita che stavamo vivendo non era quella che avremmo voluto avere? Tante. Anche Aska ha vissuto questo momento di smarrimento dove non riusciva a capire qual era il suo “Posto nel Mondo”. Non riusciva a trovare una sua identità, un posto che lo facesse sentire in pace con se stesso, protetto e non stiamo parlando solo di un posto fisico, ma anche di uno mentale. Ci sono luoghi che dovrebbero essere il nostro posto nel mondo, ma anche lì non ci sentiamo a nostro agio, ci sentiamo come il sole di notte e le scarpe rotte, come racconta nella canzone. Per far fronte a questa situazione le proviamo tutte: “Ho rotto tutte le porte, ballato insieme alla morte” (cit. canzone).

RIEMERGO: dopo tutto quello che Aska ha passato ed ha raccontato nell’ep, finalmente grazie alla musica riemerge. La consapevolezza che la cosa che stava cercando è il viaggio e che per raggiungere quello a cui vuole arrivare, la costante, che nel viaggio deve essere sempre presente, è la cosa che più ama fare, ovvero la musica.

E’ l’ultima traccia dell’ep, che, anziché andarlo a chiudere perché in realtà si chiude con “Posto nel Mondo”, apre la strada ad un altro viaggio.

Comunicato Stampa Addictive Music

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