Concorso di persone in un reato e musica come atto collettivo
L’art. 110, nel diritto penale, stabilisce il concorso di persone in un reato, ma per Lecicia Sorri (pseudonimo di Cecilia Rossi), è il simbolo di un “crimine” musicale condiviso con il produttore Otus_Medi. Insieme, hanno dato vita a “art. 110, 1° co.”, un debut EP che trasforma la musica in un manifesto politico e sociale.
Un EP che affronta temi urgenti
Sei tracce tra elettronica, cassa dritta e liriche incisive, che mettono in discussione confini politici, sociali e interiori. Temi come la crisi climatica, i confini geopolitici, il transfemminismo e la lotta contro l’oppressione vengono trattati in modo diretto e incisivo, con l’intento di scuotere le coscienze e promuovere il cambiamento. Il disco non è solo musica, è una forma di resistenza.
La musica come atto sovversivo
Lecicia Sorri spiega: “L’arte è un atto di sovversione, ma anche di costruzione”. Questo EP nasce da una necessità urgente di amplificare le voci non ascoltate, in un momento storico di grande crisi. “Non posso restare in silenzio mentre l’umanità va verso l’estinzione” è il messaggio che si percepisce in tutto il progetto.
La collaborazione creativa
Il disco è il risultato della sinergia tra Lecicia Sorri e Otus_Medi, produttore napoletano che ha creato un sound ibrido che spazia tra pop, techno, ambient, industrial ed elettronica sperimentale. Anche l’immagine visiva del progetto è frutto di una collaborazione spontanea con l’illustratore Claudiano.jpeg e la disegnatrice Ananpoptosi.
“art. 110, 1° co.” – Un viaggio musicale e concettuale
L’EP affronta temi cruciali del nostro tempo, supportati da dati che riflettono la portata globale delle crisi attuali:
- Crisi climatica: Le temperature mondiali sono aumentate di oltre 1,1°C rispetto all’era preindustriale, con il 2023 tra gli anni più caldi mai registrati. Nel brano “Ghiacciaio”, l’amore diventa metafora della fragilità del pianeta.
- Confini e migrazioni: Più di 110 milioni di persone costrette a lasciare casa nel 2023. Il brano “Sorri not sorry” denuncia il ruolo distorto dei media nelle crisi migratorie.
- Violenza di genere: Nel 2023, oltre 120 femminicidi in Italia. L’EP affronta il tema della resistenza femminile e del transfemminismo.
- Sovversione e resistenza: “VLFDM (RMX)” esprime il caos della società contemporanea con un sound distopico e parodico.
Tracklist e descrizione dei brani
L’EP è composto da sei tracce:
- Universo Rapi – Un inizio che invita ad accettare il movimento della vita.
- Sorri not sorry – Denuncia le ingiustizie sociali e il ruolo dei media.
- Senza Nome – Una riflessione malinconica sulla colpa e l’esistenza.
- Ghiacciaio – L’amore come metafora della crisi climatica.
- Rafiki – La libertà della danza come atto di resistenza.
- VLFDM RMX – Un remix distopico che parodia il declino della società.
Un progetto che sfida le convenzioni
“art. 110, 1° co.” è un EP che non cerca consensi facili. Lecicia Sorri ci invita a riflettere sulla realtà e ad agire. Ogni traccia offre spunti di riflessione sui temi più urgenti del nostro tempo, unendo musica e politica per immaginare nuove possibilità di cambiamento. Un primo capitolo che anticipa il prossimo EP, “art. 110, 2° co.”, continuando questa ricerca sonora e concettuale.
Conclusione
L’EP di Lecicia Sorri è un viaggio musicale che non si limita a suonare, ma che chiede di essere ascoltato veramente. Un modo per resistere, riflettere e costruire un cambiamento concreto, con l’arte come strumento di trasformazione sociale.