Chi era e cosa fece Chiara d’Assisi? Storia, curiosità, malattia, causa e data morte

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Chiara d’Assisi (Assisi, 16 luglio 1194 – 11 agosto 1253), nata Chiara Offreduccio, è stata una figura fondamentale nella storia del cristianesimo medievale. Conosciuta come una delle prime seguaci di San Francesco d’Assisi, fondò l’Ordine delle Clarisse, il ramo femminile del movimento francescano.

La sua vita è stata caratterizzata da una profonda devozione, una scelta radicale di povertà e un grande spirito di sacrificio, che l’ha portata a essere canonizzata nel 1255, due anni dopo la sua morte.

La vita e la conversione di Chiara d’Assisi

Chiara nacque ad Assisi, in una famiglia nobile. Sin da giovane, dimostrò una forte inclinazione alla spiritualità e un profondo desiderio di dedicare la sua vita a Dio. La sua vocazione fu ispirata dall’incontro con Francesco d’Assisi, il fondatore dell’ordine francescano, che aveva abbandonato una vita di ricchezza per vivere in povertà e semplicità.

Nel 1212, all’età di 18 anni, Chiara fuggì dalla casa paterna per unirsi a Francesco e seguire il suo stesso stile di vita. La notte della Domenica delle Palme, Chiara si recò segretamente alla Porziuncola, la piccola chiesa che Francesco aveva restaurato, dove ricevette da lui l’abito monacale e rinunciò ai suoi beni. Fu un gesto di rottura radicale con il mondo nobile a cui apparteneva.

Dopo questo episodio, Francesco la portò al monastero di San Damiano, dove Chiara iniziò la sua nuova vita di preghiera e povertà. Presto, altre donne si unirono a lei, inclusa sua sorella Agnese, e nacque così la comunità delle Povere Dame di San Damiano, che più tardi divenne nota come l’Ordine delle Clarisse.

La Regola di Chiara e l’Ordine delle Clarisse

Chiara fu pioniera nella vita monastica femminile, e il suo contributo più grande fu la stesura della Regola, che definiva la vita delle Clarisse in totale povertà, preghiera e clausura. La sua regola era estremamente rigorosa: le sorelle non potevano possedere proprietà né individualmente né come comunità, dovevano vivere del lavoro manuale e delle elemosine. Questo aspetto della povertà assoluta fu una questione di grande dibattito con la Chiesa del tempo, che voleva attenuare la rigidità della regola. Tuttavia, Chiara riuscì a ottenere da Papa Innocenzo IV il “Privilegio della Povertà”, che garantiva alle Clarisse il diritto di non possedere beni.

Chiara visse per molti anni nel convento di San Damiano, dedicando la sua vita alla preghiera e alla cura delle sue consorelle. La sua spiritualità si basava su un profondo amore per la povertà, seguendo fedelmente l’esempio di San Francesco. Era nota per la sua umiltà e per la capacità di ispirare le altre donne a seguire la via della semplicità e del sacrificio.

Malattia e sofferenza

Verso la fine della sua vita, Chiara soffrì di una malattia grave che la costrinse a letto per molti anni. Nonostante il dolore fisico, mantenne sempre una forte fede e continuò a guidare spiritualmente la comunità delle Clarisse. La sua malattia è spesso associata a episodi di misticismo, in cui si racconta che ebbe visioni e momenti di intensa preghiera.

Uno degli episodi più celebri avvenne durante l’assedio di Assisi da parte delle truppe saracene. Chiara, già gravemente malata, si dice che abbia mostrato il Santissimo Sacramento dalle mura del convento, pregando affinché la città fosse risparmiata. Miracolosamente, i nemici si ritirarono senza attaccare.

Causa e data di morte

Chiara morì l’11 agosto 1253, all’età di circa 60 anni. La sua morte avvenne dopo una vita di intensa sofferenza fisica e spirituale, ma anche di grandi successi nella diffusione del suo ideale di povertà radicale. Poco prima della sua morte, il Papa Innocenzo IV approvò la sua Regola, rendendo ufficiale il suo contributo all’ordine francescano femminile.

Dopo la sua morte, le Clarisse continuarono a diffondere il messaggio di Chiara in tutta Europa, e il suo esempio di santità attirò molte altre donne alla vita monastica.

Canonizzazione e culto

Chiara d’Assisi fu canonizzata due anni dopo la sua morte, il 15 agosto 1255, da Papa Alessandro IV. Il suo culto si diffuse rapidamente, e divenne una delle sante più venerate del Medioevo. Il suo corpo fu sepolto nella Basilica di Santa Chiara ad Assisi, costruita in suo onore.

Chiara è la patrona della televisione e delle comunicazioni, un titolo che le fu assegnato da Papa Pio XII nel 1958, a seguito di un episodio miracoloso: si racconta che Chiara, pur essendo gravemente malata e incapace di partecipare alla messa, ebbe la visione dell’intera celebrazione come se fosse stata trasmessa a distanza.

Curiosità su Chiara d’Assisi

  • Chiara fu una delle prime donne nella storia della Chiesa a scrivere una Regola monastica e a ottenere l’approvazione papale per essa, dimostrando una leadership eccezionale in un periodo in cui le donne raramente avevano ruoli di autorità.
  • Nonostante fosse una delle persone più vicine a San Francesco, Chiara non partecipò mai direttamente alle predicazioni o alle missioni, mantenendo sempre una vita di preghiera contemplativa.
  • Il legame tra Francesco e Chiara è stato raccontato in numerosi film e opere letterarie. Tuttavia, non vi è alcuna prova storica di una relazione romantica tra loro, come spesso viene rappresentato in modo romanzato.

Conclusione

Chiara d’Assisi è stata una figura straordinaria nella storia del cristianesimo. La sua decisione di abbracciare una vita di povertà radicale, nonostante le difficoltà e le opposizioni, ha ispirato e continua a ispirare milioni di persone.

La sua influenza nel movimento francescano e nella spiritualità medievale è ancora oggi evidente, e la sua eredità spirituale vive attraverso l’Ordine delle Clarisse, che continua a esistere in tutto il mondo.

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