Diciassette anni all’anagrafe, release sincere e pulite su cui si riversano liriche lontane da cliché ed esperienze non vissute che come fiumi in piena di emozioni e pensieri, colorano l’album dei ricordi di un giovane di oggi, cogliendone e catturandone speranze, sentimenti, gioie e delusioni.
Ed è in questa dimensione di verità espressiva che il cantautore argentino d’adozione capitolina giamba, al secolo Gian Bautista Cano, dopo aver magnetizzato pubblico e critica con la fine delicatezza delle sue interpretazioni in “IQOS” e “Domani”, torna a dar luce e voce alla Gen Z con “Con Te” (WD Music Italy), il suo nuovo singolo.
Prodotto dal tocco unico e incantato di Steve Tarta (già per LDA, Emanuele Aloia, Albe e molti altri), e scritto dallo stesso giamba a quattro mani con Alessandro Caiazza (co-autore di LDA), il brano è una pop-ballad iper catchy dal sapore mediterraneo, in cui leggerezza, dinamismo e brio abbracciano e attraversano un testo ricco di spensieratezza e romanticismo, una dedica frizzante e vivace alla meravigliosa sensazione che noi tutti siamo soliti definire “colpo di fulmine”.
Sin dall’attacco della prima strofa – «Quando ti ho vista per la prima volta la mia bocca non parlava più ed eri così bella, te lo giuro, si ferma il mondo se non ci sei tu» – l’impronta comunicativa dolce ed efficace del giovanissimo talento porteños scandisce il ritmo di quei battiti di cuore interrotti dall’emozione di un incrocio di sguardi, che nella sua inattesa istantaneità, racchiude un preziosissimo frammento di eterno, intrecciando passione, entusiasmo, tenerezza e adrenalina.
Un pezzo che, nella leggerezza dei suoi contorni, delinea e sprigiona tutta quella serie di positive vibes generate dal fuoco dell’innamoramento – «mille specchi che riflettono il sorriso, sono loro che proteggono da ogni nemico» -, che si corroborano e si espandono alimentandosi del desiderio di stare sempre accanto a chi ce le ha donate, allontanandosi dalla dimensione malinconica dell’amore, fatta di paura, dolore e pressioni, per regalarci un’istantanea gioiosa e vivace sui sentimenti e le relazioni capace di riportarci indietro nel tempo, ma soprattutto, di ricordarci che amare non significa struggersi, dipendere o annullarsi, ma arricchirsi di istanti e di emozioni che avvalorano e fortificano la bellezza della vita.
Comunicato Music & media Press